Sulle strade affollate il dubbio su quale corsia prendere è uno dei gesti più comuni: uno sguardo allo specchietto, una rapida occhiata al navigatore, poi la manovra. Con la nuova Polestar 4 quella sequenza cambia ritmo: il sistema porta le indicazioni di corsia in tempo reale direttamente nel campo visivo del conducente, puntando a rendere il cambio di corsia più immediato e meno stressante su tratti complessi o nodi autostradali. Non si tratta di una semplice sovrapposizione grafica, ma di un’integrazione tra dati cartografici e analisi delle immagini che mira a trasformare la navigazione in un aiuto pratico durante la guida.
Come funziona la guida in corsia live
La nuova funzione nasce dalla collaborazione tra Polestar e Google Maps e si mostra sullo schermo davanti al conducente, un pannello da 10,2” pensato per fornire informazioni immediate. Il sistema sfrutta intelligenza artificiale per analizzare le immagini catturate dalla telecamera anteriore del veicolo e incrociare quelle osservazioni con i dati della mappa. Ne risulta un’anteprima grafica che rappresenta tutte le corsie disponibili sulla strada, compresa quella effettivamente occupata dalla vettura: un supporto visivo che affianca le indicazioni vocali del navigatore.
Il cuore tecnico è l’elaborazione in tempo reale della segnaletica orizzontale e verticale, un elemento fondamentale per distinguere corsie dedicate, uscite o zone di cantiere. L’interfaccia, costruita su Android Automotive, è pensata per risultare chiara senza distrarre: colori sobri, icone essenziali e informazioni sincronizzate con la voce del sistema. Secondo Sid Odedra, responsabile UI/UX di Polestar, la funzione rientra nella strategia del marchio per semplificare la guida e ridurre lo stress di chi usa l’auto ogni giorno.
La disponibilità iniziale è limitata agli esemplari venduti negli Stati Uniti e in Svezia, con un rilascio più ampio pianificato tramite aggiornamenti over-the-air (OTA). Un dettaglio che molti sottovalutano: la qualità dell’immagine della telecamera e le condizioni atmosferiche influiranno sulla precisione del riconoscimento, quindi il sistema integra anche dati cartografici per compensare eventuali lacune visive.

Perché conta nel quadro del software-defined car
Questa novità non è isolata: la Polestar 4 è pensata come un veicolo che evolve nel tempo attraverso il software. L’integrazione della live lane guidance illustra come le auto moderne possano beneficiare di update continui, non solo per risolvere bug ma per introdurre funzioni di assistenza alla guida, ottimizzazioni dei consumi e miglioramenti dell’infotainment. Nel corso dell’anno i produttori stanno sempre più utilizzando gli aggiornamenti OTA per distribuire nuove capacità senza passare dal garage, cambiamento che influisce anche sulle aspettative dei clienti.
Il modello di business che accompagna queste funzioni può comprendere attivazioni via abbonamento o acquisti in-app per servizi extra, ma la direzione principale resta quella di creare un’esperienza digitale coerente con il design e le prestazioni della vettura. La Polestar 4 si pone quindi come esempio di come l’interfaccia utente e la connettività possano diventare fattori distintivi, non solo specifiche meccaniche.
Un fenomeno che in molti notano solo nelle città più trafficate è l’impatto reale di indicazioni più chiare sulla sicurezza: meno indecisioni in corsia significano minori frenate improvvise e movimenti più fluidi del traffico. Per questo la scelta di portare le informazioni di Google Maps direttamente sul display del conducente ha una valenza pratica oltre che tecnologica. Nel breve termine la funzione aiuterà chi affronta nodi stradali complessi; nel medio termine potrebbe essere estesa ad altri modelli del gruppo, consolidando un approccio dove l’innovazione software diventa leva competitiva.
Per molti utenti in Italia, e in altri paesi europei, l’effetto più tangibile sarà una guida meno frammentata nelle ore di punta: un dettaglio concreto che conferma come la tecnologia cambi passo quando si concentra su problemi quotidiani e ben riconoscibili.